GIOVEDI' SANTO - Commemorazione della Passione e processione del Giovedì Santo sera

Il Giovedì Santo ci prepara liturgicamente ai misteri della Passione, richiamando quanto Gesù visse alla vigilia della sua morte in croce. Con l’Istituzione dell’Eucaristia durante l’Ultima Cena in cui si dona quale "Pane di Vita", Gesù anticipa il Sacrificio della Croce.
Per fare memoria della consegna che Gesù fa di sé stesso, la sera del Giovedì Santo, al termine della Celebrazione "In Coena Domini", nella Chiesa di Santa Maria del Popolo prende avvio la Commemorazione della Passione, affidata solitamente ad un predicatore.
Dalla Chiesa di Maria SS. delle Grazie e Consolazione si avvia la processione che, con i simulacri '"Ecce Homo" e "Addolorata" precedute dai "fratilli", si dirige verso la Chiesa di Santa Maria del Popolo.


Al centro del presbiterio  della Chiesa di Santa Maria del Popolo viene mostrata una croce mentre si esegue il canto: "Croce".
Dopo una breve pausa in cui si esegue uno dei canti della tradizione popolare (Mio barbaro cuor), il predicatore si sofferma sugli avvenimenti dall’Istituzione dell’Eucarestia al Getsemani.
La processione, nel frattempo, arriva davanti al portone della Chiesa di S. Maria del Popolo fermandosi, ed attende che il predicatore faccia entrare le statue, “chiamandole” una per volta.
Il predicatore, dopo una breve pausa in cui si esegue un altro dei canti della tradizione popolare (Gesù mio con dure funi e/o O fieri flagelli), descrive i momenti che vanno dall’arresto al processo religioso davanti al Sinedrio e al processo civile di Gesù di fronte a Pilato con l'interrogatorio, la flagellazione e la presentazione di Gesù coronato di spine.
Il predicatore "chiama" quindi il simulacro dell’Ecce Homo che viene introdotto nella chiesa con l'ingresso dei "fratilli".
A seguire si esegue il canto "Di mille colpe reo".


La passione di Cristo è anche la  compagna e testimone della sofferenza di Cristo. È Lei che ci accompagna per le vie del dolore e della sofferenza. Dopo aver descritto la Passione del Cristo e della Madre, il predicatore "chiama" il simulacro dell’Addolorata.

 
Dopo l’ingresso dell’Addolorata, il predicatore completa la Commemorazione della Passione ponendo sulle braccia della statua dell'Addolorata, un piccolo crocifisso con Gesù Morto.
Al termine si esegue uno dei canti della tradizione popolare dedicati all'Addolorata ("Stava Maria dolente" e/o "Ai tuoi piedi").


Si ricompone quindi la processione di rientro al Santuario di Maria SS. delle Grazie e Consolazione.


Al rientro della processione, dopo alcuni minuti i "fratilli", seguiti dalla banda musicale e da molti fedeli, ripartono dal sagrato della Chiesa di Maria SS. delle Grazie e Consolazione per la Visita all'Altare della Reposizione e il Giro dei Sepolcri.