Nel Centro Storico di Belvedere Marittimo, durante le giornate del Mercoledì, del Giovedì e del Venerdì Santo, si possono ascoltare i suoni provenienti da alcuni "strumenti musicali" molto particolari: tromba, firri, maschitti, tric-trac, tocca-tocca e macinilli.
Diversi sono i significati che possono essere assegnati a tali strumenti:
- "STORICI" relativi alla tromba, che simboleggia la tromba che veniva suonata dai soldati romani per annunciare il loro arrivo e aprirsi così un varco tra la folla per permettere il passaggio del corteo dei condannati a morte; e ai "firri", che ricordano i flagelli utilizzati dai vattinti.
La tromba (o trombetta), è una classica trombetta in rame gialla, ma senza pistoni (antecedente al 1767, perché menzionata nel Platea della Congregazione di Maria SS. delle Grazie e Consolazione del notaio D'Alessandro).
I "firri" (catene), sono costituiti da almeno due file di catene in ferro a più anelli; gli anelli sono del tipo piatto (ferro battuto) e pertanto i "firri" risultano essere alquanto rumorosi.
- "POPOLARI" legati a "maschitti", "tric-trac", "tocca-tocca" e "macinilli", che rievocano il "terremoto" che avvenne con la crocifissione di Gesù Cristo o anche il rumoreggiare delle guardie giudee e dei soldati romani che cercavano Gesù per arrestarlo. Il significato più attendibile è legato ad un brano stesso del Vangelo di Luca che racconta il momento in cui il Cristo veniva arrestato: «Gesù disse a coloro che gli erano venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio ed anziani: "Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre"».
La "tocca-tocca" (in italiano, martelletto) è costituita da un bastoncino conico di legno di ca. 20/25 cm. che si allarga nella parte superiore terminando con una forcella.
In questa forcella si inserisce, con un perno metallico, un martelletto di legno che batte da un lato e dall'altro una tavoletta di legno nella quale, tramite un foro centrale, va a fissarsi di piatto e dall'alto in basso il bastoncino conico.
Il suono rumoroso si ottiene tenendo il bastoncino in mano per l'impugnatura (la parte inferiore più stretta) rivolto in avanti e muovendo la mano velocemente verso destra e verso sinistra, o dall'alto in basso a mo', appunto, di martello.
Il "tric-trac", in italiano raganella, è uno strumento musicale a percussione in legno, appartenente alla classe degli idiofoni a raschiamento, che produce brevi e secchi rumori (simili a quelli emessi dai maschi delle raganelle) tramite la rotazione di una lamina flessibile che viene raschiata da una ruota dentata fissata su un manico o su una manovella.
Lo strumento, tipico della musica folclorica, è stato utilizzato in composizioni di Beethoven, R. Strauss, Ravel, Respighi ecc.; viene utilizzato per annunciare i riti e le funzioni religiose durante la Settimana Santa, in particolare dal Giovedì al Sabato Santo, in sostituzione di campane e campanelli.
Il "tric-trac" in uso a Belvedere Marittimo è composto da un pezzo di canna secca (ca. 15 / 20 cm.) incavato a forcella ad una estremità. Su questa forcella si inserisce tramite un foro un sottile bastoncino in salice che, all'estremità da inserire, termina con una ruota dentata di legno (tipo rocchetto e detta "carritto") e con un perno metallico per il bloccaggio definitivo sulla forcella. Uno dei due lati dell'incavo della forcella viene lasciato più lungo ed inciso in lunghezza a mo' di stecchetto mobile che viene toccato dal "carritto" nel suo girare, in modo da essere spostato all'esterno della canna dalla ruota stessa e produrre rumore al ritorno sulla canna. Il rumore si ottiene impugnando con la mano il bastoncino di legno ed effettuando un movimento circolare del braccio che permetta alla canna di roteare intorno alla ruota dentata producendo il suono.
Il "maschitto" è costituito da una tavola in legno (con una maniglia scavata nella parte superiore per l'impugnatura) dove, sui due lati, sono fissati centralmente due grosse maniglie in ferro (maschitti) a mo' di battente, che battono, sia da un lato che dall'altro, sulla testa di grossi chiodi (tacci) conficcati nel legno.
Il suono rumoroso si ottiene tenendo lo strumento in mano con il braccio disteso parallelamente al corpo e girando velocemente il polso in senso orario ed in senso antiorario.
Di questi strumenti ne esistono tre antichi esemplari (di cui uno non utilizzabile) conservati nel Santuario di Maria SS. delle Grazie e Consolazione.
Dopo la Reposizione del Giovedì Santo pomeriggio e sino alla Veglia Pasquale del Sabato Santo notte, i maschitti sostituivano le campane nell'annunciare l'inizio delle Celebrazioni Liturgiche e nel sottolinearne particolari momenti.
Il "maschitto" è un idiofono a percussione.
Una variante della "traccola" è il "macinillo", lo strumento più diffuso e rumoroso, ma anche il più laborioso da costruire. Di diverse dimensioni, è in legno ed è costituito da una cassetta di legno dalla forma irregolare.
Il nome deriva dal fatto che il suono è assicurato dal giro di una manovella che comanda un bastone (posto nella parte più ampia della cassetta) attraversato da una serie di "spine" di legno (da 2 a 4) poste ad intervalli regolari e con inclinazioni diverse. Con il movimento della manovella il bastone gira su se stesso permettendo alle spine di sollevare dei piccoli martelletti (battenti) in legno (da 2 a 4) fissati nella parte più stretta della cassetta, che, nel momento in cui vengono rilasciati, vanno a battere sul fondo della cassetta stessa producendo un suono alquanto rumoroso. Ovviamente, più numerosi sono i battenti e più grande sarà il macinillo con la conseguenza che la cassa di risonanza produrrà un suono più continuo ed intenso.
- Testo tratto dal sito "La Settimana Santa a Belvedere Marittimo".
- Foto tratta dal sito "La Settimana Santa a Belvedere Marittimo".